Posta
Un crocevia tra Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo, tanta storia ma anche altrettanta forza di ricostruzione, un paesaggio mozzafiato con la Valle Scura e monumenti tutti da scoprire. Questo e tanto altro è il comune di Posta.
Popolazione
666
Superficie
66,01 km²
Altitudine
721 m
Dove si trova?
A 721 metri sul livello del mare si trova il comune di Posta, composto di 649 abitanti, questo dista 38km dal capoluogo di provincia, Rieti, e sorge all’estremità nord delle Gole del Velino.
Cosa fare e vedere?
Per la sua importanza nella storia di Posta, non si può di certo mancare, una visita ai resti del castello di Machilone di cui rimangono oggi solo pochi muri a malapena affiorati dal terreno, la maggior parte della sua struttura è interrata. Altrettanto importante visitare l’antica Porta della Gabella, proprio a questo luogo il comune deve il suo nome, infatti è qui che si pagavano le tasse sulle merci trasportate. Nel comune vi sono anche importanti monumenti religiosi, il più antico è la chiesa di Santa Rufina (vecchia), considerata la chiesa madre del paese e si trova sulla strada verso Bacugno. Sembra che la chiesa sia stata costruita sui ruderi di un tempio della dea Vacunea. Questa chiesa risale al XII secolo tanto da essere già citata nella Bolla pontificia del 1153. La costruzione attuale non è quella originaria ma il rifacimento integrale di una precedente, i cui lavori di costruzione iniziarono nel 1137 e terminarono nel 1184 con la consacrazione dell’altare. Altra chiesa imperdibile è quella del secondo Santo patrono di Posta ovvero San Felice, questa costruzione risale al 1300 e fu ricostruita dopo il terribile terremoto che rase al suolo l’intero paese, gli abitanti nel ricostruire il centro abitato, e prima ancora di finirlo decisero di iniziare a ricostruire la chiesa. La chiesa fu ricostruita molto velocemente perché nell’anno del primo giubileo, sotto Papa Bonifacio VIII, questa doveva servire da ristoro per i pellegrini che si mettevano in cammino verso Roma attraverso la via Salaria. Uno dei posti più significativi per il Paese è la Chiesa “di Sant’Antonio” risalente al XIV secolo insieme al convento che ospitava le monache devote a S. Maria Maddalena. Nel corso del ‘500 entrambe passarono ai frati Eremitani Agostiniani fino al XIX secolo. Nel XIX secolo, alla confraternita di Sant’ Agostino subentrò quella di Sant’Antonio. Il culto si diffuse così tanto da aggiungere alle due statue anche un maialino; la stessa chiesa prese il nome di Sant’Antonio. A causa del terremoto del 1997 la struttura non è ancora agibile ma sono in corso lavori di ristrutturazione. Per i più appassionati di trekking e passeggiate nella natura è sicuramente da segnalare Valle Scura, una delle valli più belle e selvagge del reatino. Il percorso prevede paesaggi molto suggestivi con cascate a fondovalle.