Greccio

Greccio è la Betlemme italiana, il borgo dove San Francesco, la notte del Natale 1223 volle mettere in scena il primo presepe vivente al mondo: con il suo borgo che domina la valle reatina e il suo santuario aggrappato al monte Lacerone è meta ogni di migliaia di pellegrini 

Popolazione

1.554

Superficie

17 km²

Altitudine

705 m

Dove si trova?

Il nucleo storico di Greccio si erge a 750 metri d’altezza, le sue frazioni si allargano a raggiera nella valle reatina fino ai confini con l’Umbria. Distante 15 km da Rieti e 30 km da Terni, è servito sia dalla linea ferroviaria Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona che dalla superstrada Rieti-Terni. La popolazione è di poco superiore ai 1550 abitanti.

Quando nasce?

Greccio deve probabilmente la sua origine da una colonia greca, fuggita dalla patria in seguito a guerre e distruzioni. Da qui deriva anche il toponimo del paese che fu prima Grecia, Grece, Grecce ed infine Greccio. Le prime notizie certe che riguardano Greccio risalgono al IX-X secolo con l’incastellamento dei territori posseduti dall’Abbazia di Farfa. Un primo riferimento storico si ha da un monaco benedettino, tale Gregorio da Catino che cita “curte de Greccia” nella sua opera, il Regesto Farfense. Ma Greccio deve la sua notorietà alla permanenza in zona di Francesco d’Assisi, e al fatto che fu qui che nella notte del Natale 1223, di ritorno dalla Palestina insanguinata dalle Crociate, decise di rappresentare la natività di Gesù. Una scelta dettata dalla familiarità con l’umile e pia gente del luogo, e tra essa Giovanni il Velita, che si mise a disposizione per organizzare e animare la celebrazione. La natività di Greccio trovò poi una degna rappresentazione nel ciclo degli affreschi di Giotto nella Basilica superiore di Assisi. Neanche 20 anni dopo il Natale vissuto con San Francesco, il borgo di Greccio fu distrutto per mano delle truppe di Federico II di Svevia, che in guerra con il Papa Gregorio IX, decise di distruggere tutto il circondario reatino. Greccio fu più volte ricordato nello statuto municipale di Rieti e nelle carte dell’archivio della Cattedrale nel corso del XIV secolo, come sede di podestà. Il paese subì, successivamente, alterne vicende fino a quando, nel 1799, fu saccheggiato ad opera dell’esercito napoleonico. 

Cosa fare e vedere?

Greccio, con il suo santuario francescano del Presepe è forse il paese reatino che conta il maggior numero di visitatori. Migliaia sono i pellegrini che nell’intero arco dell’anno e in particolar modo tra dicembre e gennaio raggiungono questo borgo che domina la valle santa reatina per respirare la vera spiritualità del Natale. Nel santuario poco distante dal paese ci si può raccogliere in preghiera nella grotta che ospitò la prima rappresentazione del presepe del mondo e si possono visitare gli ambienti in legno e roccia dove vivevano i primi seguaci di San Francesco. Tornando al paese, si può visitare il Museo dei Presepi, ricavato nella duecentesca chiesa di Santa Maria. Dal Museo dei Presepi si snoda il sentiero degli artisti, un percorso attraverso le case del centro storico che diventano tele a cielo aperto, grazie a 26 opere di artisti internazionali, ispirate alla vita e agli insegnamenti di Francesco d’Assisi. Lungo il sentiero è possibile ammirare una cappella che individua il luogo dove era solito salire Francesco di Assisi per predicare alla gente di Greccio. Anche il centro storico di Greccio – dal 2016 uno dei Borghi belli d’Italia – merita una visita, con la sua struttura tipica di “castrum” fortificato tra cui spiccano i resti del castello risalente all’ XI secolo, e la Torre Campanaria, costruita nel XVII secolo sui resti di una delle sei torri medievali. Da vedere anche cinquecentesca chiesa di San Michele Arcangelo, che si erge nella parte più elevata del colle, e tornando verso la piazza principale la chiesa in stile barocco di Santa Maria del Giglio, che fu costruita nel 1400. A Greccio i pellegrini e gli amanti del trekking possono arrivare anche a piedi, percorrendo il Cammino di Francesco che si snoda da Rieti nell’intera conca reatina. Mete di escursioni a piedi, in bici e a cavallo sono anche Fonte Lupetta, che secondo la leggenda fu teatro di un incontro tra San Francesco e un lupo, e la Cappelletta, un eremo che si trova in alta montagna, molto caro ai grecciani.

Dove dormire?

Alberghi

Al Casale di Chicca
Al Nido del Passero 1
Alloggio turistico
Casale Piè di Loggio
Hotel Della Fonte
L'Arca di Noè
Oasi di Greccio

Dove mangiare?

Ristoranti e pizzerie

Taverna Frate Francescano
Ristorante della Fonte
Ristorante del Passeggero
Il Nido del Corvo
Hosteria di Nonna Gilda

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