
Cottanello
Cottanello è il piccolo borgo sabino dalle cui cave cui si estraeva l’omonimo, celebre marmo rosso che adorna le più importanti chiese di Roma. Insieme all’eremo di San Cataldo, ricavato nella roccia, ai pascoli dei suoi altopiani e agli ulivi delle sue colline è una meta ideale per chi cerca quiete e bellezza
Popolazione
564
Superficie
36,4 km²
Altitudine
551 m
Dove si trova?
Cottanello – con i suoi 559 abitanti – è un paesino abbracciato da cinte murarie medievali stretto su una collina di 550mt che domina la valle dell’Imelle fino a scorgere in lontananza il Soratte. Da Rieti dista 23 chilometri: superato il valico di Cottanello, si scende verso il paese tra fitti boschi per poi giungere ad un affaccio spettacolare sulla valle, con da un lato l’Eremo di San Cataldo incastonato nella roccia e quasi dirimpetto il profilo solitario di Cottanello che emerge tra il rosa del cielo e la campagna circostante. Uno sguardo particolarmente successivo specie all’ora del tramonto, col sole che scende dietro al Monte Cosce.
Cosa fare e vedere?
Il centro storico di Cottanello merita una visita, rigorosamente a piedi: il disegno dei suoi vicoli – ben conservati e mantenuti – rimanda all’aspetto del castrum con la doppia cinta muraria concentrica ed uno spazio interstiziale per la ronda. Nel paese si entra dalla porta a nord, che è denominata Porta del Regno perché affacciava verso il Regno di Napoli. Appena varcata la soglia del paese si incontra sulla sinistra la Chiesa di S.Luigi, sulla destra, invece, si trova il palazzo dell’Istituto Rinaldi, lascito di Lucia Rinaldi, che donò la sua casa al comune di Cottanello con il patto che sarebbe stata utilizzata per l’istruzione delle fanciulle del paese. Oggi viene utilizzato per mostre e convegni. In cima alla ripida salita alla destra dell’Istituto si incontra un’arcata con due caratteristici finestroni. Superando i finestroni ci si trova sulla via del Corridoio. Dopo la curva, salendo a sinistra siamo di fronte alla Casa Baronale, l’antico palazzo degli Orsini. La porta a sud è la Porta Romana, chiusa da una torre ben conservata, ha questo nome perché indirizzata verso Roma: era probabilmente l’antico ingresso principale. Imperdibile una visita al caratteristico Eremo di San Cataldo situato alle porte del paese: qui si può ammirare un Cristo in trono affiancato da apostoli e oranti di scuola bizantiniana-cassinense, risalente alla fine del XII secolo, scoperto in maniera del tutto fortuita nel 1949.