Castel di Tora
Da Castelvecchio a Castel di Tora, avanti e indietro nel tempo alla ricerca della città sabina di Thora, ora che il borgo di pietra si specchia nelle azzurre acque del lago del Turano
Popolazione
266
Superficie
15,49 km²
Altitudine
607 m
Dove si trova?
Castel di Tora, uno dei Borghi più belli d’Italia, si specchia nel lago del Turano insieme ad Antuni, altro castello di solitaria e suggestiva bellezza. Da Rieti vi si arriva percorrendo i 32 km della Provinciale Turanense, un viaggio tra castelli, dighe, borghi e campeggi a circa 600 metri di altitudine, tra Lazio e Abruzzo.
Cosa fare e vedere?
Un presepe sulle acque: così si presenta oggi Castel di Tora, con le sue vecchie case in pietra tipiche dell’architettura rurale medievale tra cui sono ancora visibili tronconi di antiche colonne romane. Il centro storico conserva il suo impianto medioevale: la fortezza risale all’XI secolo ed è costruita su una roccia a strapiombo, con la sua torre a pianta poligonale che veglia sulle case del borgo. Del XV secolo sono invece le torrette che costituivano parte dell’antica cinta muraria entro cui il paese si trova. Meritano una visita la chiesa di San Giovanni Evangelista, con affreschi cinquecenteschi al suo interno, e la piazza principale ornata dalla fontana del Tritone di fine Ottocento. Da Castel di Tora al borgo di Antuni il passaggio è praticamente obbligato. Palazzo del Drago e l’eremo di San Salvatore, risalenti al XV e XVI secolo, si stagliano sulla piccola penisola collegata a Castel di Tora da un istmo. Nell’eremo si conservano alcuni reperti archeologici e un dipinto realizzato da un asceta nel XVII secolo raffigurante un Cristo. Il borgo di Antuni si raggiunge facilmente a piedi, ma per la visita è necessario prenotare. Altro luogo caro alla popolazione è il Convento di Santa Anatolia, nato come dimora estiva del Pontificio Collegio Greco-Ortodosso e ancora oggi meta del pellegrinaggio annuale che si compie in occasione della festa della Santa, l’8 luglio. È qui che Anatolia avrebbe trovato la morte, per conservare la sua fede cristiana. Il paese si presta per soggiorni immersi nel verde, approfittando della rete dei sentieri e delle attività proposte dalla Riserva naturale dei Monti Navegna e Cervia, o sulle acque del lago del Turano. Se lo si visita in marzo ci si può imbattere nella sagra dedicata al piatto della tradizione locale, il polentone “di magro”, polenta accompagnata da un sugo di alici, baccalà e aringhe.